dr. Marco Piccoli (UNIVERSITÀ CA’ FOSCARI VENEZIA)

Ai confini dell’Asia” è un tuffo magico e genuino nell’immenso patrimonio di viaggi e avventure collezionato dall’autore. Con una limpidezza sorprendente, Mario Cimarosti riesce a condurre il lettore tra le pieghe nascoste e misteriose del suo più autentico cammino di viaggio personale e professionale, alla scoperta di luoghi densi di umanità, ricolmi di folgoranti emozioni e avventure cristalline.
Con uno stile fluido e vibrante, “Ai confini dell’Asia” permette al lettore di oltrepassare le barriere più spigolose degli stereotipi di viaggio spesso predominanti nella cultura eurocentrica.
E’ proprio l’autore a neutralizzare subito l’ombra del pregiudizio, trasformandosi in un compagno di viaggio ideale e conducendo chi legge nel candore della quotidianità dei luoghi attraversati: dalle terre doviziose di storia dell’infinita Russia all’illustre spiritualità della Cina, dalla commovente storia del popolo armeno – ferito a morte dalla storia – all’abbacinante folklore di Samarcanda, passando dalle meravigliose lande georgiane alle antichissime origini di Costantinopoli sulle rive del Bosforo. In questo susseguirsi di spostamenti ad alta intensità, non poteva mancare l’omaggio alla terra natia di Venezia e alla sua Laguna, cui l’autore dedica una toccante digressione narrativa quando – dopo aver percorso oltre ventiquattromila chilometri – approda alle sue origini, intimamente custodite nell’isola di Murano.
Un libro da leggere per sentirsi in viaggio anche quando non lo si è, da usare come efficace antidoto alla noia e per concedere spazi legittimi alla propria immaginazione, seguendo le più curiose traiettorie disegnate a regola d’arte dall’autore su quell'”Anello di Seta” che Mario Cimarosti ha saputo trasmettere con rarissima umiltà, in una vera antologia dell’emozione. Consigliatissimo.