Buonasera Mario,
mi permetto di scriverle questa mail per farle i complimenti per il suo libro che ho appena finito di leggere.
Sono un viaggiatore (ahimè non in questo periodo di grande emergenza) sempre alla ricerca di paesi “fuori dall’ordinario” da scoprire, e appassionato in particolar modo di Est (Europa e Asia)… e sono stato subito colpito dalla foto di copertina del suo libro (uno dei miei sogni è un viaggio in Uzbekistan).
Sono già stato due volte in Cina, una volta in Russia, l’anno scorso in Georgia e in Bulgaria, e quest’anno a gennaio a Kiev. Prima che scoppiasse l’emergenza sanitaria che ci ha colpiti stavo programmando un viaggio in Armenia o in Azerbaijan per la primavera (ahimè da rimandare).
Devo dirle che comunque, grazie al suo libro, ho potuto “viaggiare” in tutti questi paesi e mi sono trovato là con il pensiero; grazie alle pagine del suo libro ho potuto “vedere” i colori di Samarcanda, Bukhara e Khiva, “sentire” i profumi dell’oriente, “ascoltare” i battiti del cuore palpitante dell’Armenia, “guardare” lo sterminato cielo della Mongolia, ricordare l’emozione di trovarsi in Cina, in un mondo “lontano” dal nostro, le bellezze sfavillanti dei palazzi di San Pietroburgo, i sapori unici della Georgia… e poi che dire… mi sono completamente ritrovato nelle sue riflessioni finali sull’essenza del viaggio. Proprio ora che non possiamo viaggiare mi rendo sempre più conto come viaggiare sia importante per capire noi stessi, per aprirci agli altri, per appassionarci alle diversità, alle differenze che rendono la vita e il mondo così interessanti.
Grazie da un super appassionato viaggiatore per il suo contributo al viaggio, ancor più apprezzato in un momento così complesso.
Cordiali saluti.
Gian Luca